La rapida diffusione delle tecnologie di stampa 3D e delle piattaforme open-source per la prototipazione elettronica ha arricchito in modo significativo la varietà di strumenti utilizzati nell’ambito della robotica educativa (ER). Una comunità attiva e accessibile, che offre librerie pronte all’uso per una vasta gamma di dispositivi, facilita lo sviluppo di progetti anche piuttosto sofisticati.
Tuttavia, l’altro lato della medaglia è rappresentato dai risultati delle ricerche attuali, che rivelano un calo dell’interesse degli studenti per le discipline STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) in tutta Europa. Ciò si manifesta con difficoltà nell’approcciarsi agli argomenti scientifici e nell’affrontare problemi e fenomeni da una prospettiva multidisciplinare. Di conseguenza, una percentuale significativa di giovani è a rischio di esclusione sociale, a causa della relazione diretta tra bassi risultati accademici e abbandono scolastico.
Inoltre, gli studenti spesso non ricevono una guida adeguata nello sviluppo di competenze applicate e contestualizzate alla vita reale, come il pensiero creativo, la risoluzione dei problemi e la collaborazione. Questa situazione evidenzia la necessità di introdurre approcci pedagogici innovativi. In questo contesto, è stata proposta la metodologia del Design Thinking (DT) per affrontare il problema.
Nata dagli studi psicologici sulla creatività negli anni '50 nel contesto educativo, il DT è noto per favorire il pensiero creativo, sviluppare l’empatia, promuovere azioni orientate alla pratica, migliorare la consapevolezza metacognitiva, potenziare le capacità di problem-solving e stimolare l’immaginazione degli studenti. Quest'ultimo aspetto, in particolare, supporta lo sviluppo del pensiero critico, l’inclusione sociale, le competenze di lavoro di squadra e le prestazioni accademiche.
Questo articolo introduce quindi un quadro metodologico che combina il DT con le lezioni di robotica educativa (ER). Per affrontare il problema, sono stati raccolti e analizzati dati da un sondaggio rivolto agli insegnanti, al fine di valutare il livello di integrazione della metodologia DT nei curricula scolastici attuali.
Successivamente, il lavoro si è concentrato sull’applicazione di questo framework in un’esperienza di apprendimento, affrontando i punti deboli individuati e sviluppandoli attraverso lezioni integrate di ER e DT nel contesto delle scuole secondarie.
Parole chiave: stampa 3D, Arduino, robotica educativa, Design Thinking, progetto open-source, piattaforma open-source.
Come citare questo articolo:
Tramonti, M., Dochshanov, A. M., & Zhumabayeva, A. S. (2023). Design Thinking as an Auxiliary Tool for Educational Robotics Classes. Applied Sciences, 13(2), 858. https://doi.org/10.3390/app13020858